Vuoi un nuovo dis-ordine mondiale? No?? Allora diamoci da fare!

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La banconota da 1 dollaro ha il simbolo degli Illuminati: l'occhio di Horus (lucifero)

domenica 16 ottobre 2011


LA LINEA DI SANGUE ASTOR

Il cognome Astor proviene dalla  parola Astarté o Ashtaroth, un'antica dea dei Fenici e sposa di Baal (altra divinità antica cara agli Illuminati e che nella Bibbia viene relazionata con il 'Grande Ingannatore'.
John Jacob Astor, I  (Walldorf, 17 luglio1763 - Manhattan, 29 marzo 1848) imprenditore statunitense di origine tedesca che divenne il primo multi-millionario nella storia degli Stati Uniti d'America, nel 1811 fondò la città di Astoria (Oregon) e quando morì nel 1848 era il più ricco uomo d'America con circa 20 milioni di dollari.
William Vincent Astor (15/11/1891 – 3/2/1959) direttore di American Express, Chase Manhattan Bank, corporazioni di cinema, frutta e dolcetti Atlantica, ferrovie del Norte, zucchero cubano e dominicano, banca Rockeffeller, ferrovie Illinois, telégrafo di Western Union, fondo New York Country e la banca centrale di New York. 
Durante gli anni 30' la famiglia fondó un gruppo di pianificazione politica ed economica (PEP) per regolare affari interni nella gerarchia illuminati. 
Il lider del gruppo fu l'aristocratico massone 
William Waldorf Astor, 1º Visconte Astor (31/3/1848 – 18/10/1919), che introdusse il programma segreto del suo gruppo nel governo Britannico attraverso l'Istituto Reale degli affari Esteri (ossia The Chatham House, meglio nota come RIIA - the Royal Institute of International Affairs - quindi un'altra organizzazione Illuminati.
Gli Astor parteciparono insieme a Cecil Rodhes (altro membro della Fratellanza) allo sfruttamento delle ricchezze naturali del Sud Africa, con l'estrazione illegale di diamanti. Gli Astor appoggiavano in segreto il commercio di oppio però ufficialmente vennero coinvolti nel proibizionismo - che era nato negli U.S.A. come lotta all'uso di alcool e droghe. Gli Astor seguivano dunque la regola classica definita da un capo del RIIA,  Arnold Toynbe CHE DICHIARÒ
 'le nostre parole negano ciò che fanno le nostre mani'. 
Il proibizionismo fu una tappa identica a quella contemporanea di lotta fittizia contro le droghe, lo stesso dicasi per la fittizia difesa dell'ambiente e la pseudo-ecologia che viene sostenuta dal potere per altri fini occulti.

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